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La Legge di Stabilità per il 2016 cambia le disposizioni per IMU e Tasi sulle abitazioni in comodato a parenti in linea retta entro il primo grado.

imu e tasi sulle abitazioni in comodato

Se fino al 2015 la delibera comunale doveva prevedere le condizioni agevolate per le abitazioni concesse in comodato assimilandole all’abitazione principale, dal 2016 è lo stesso legislatore a disporre la riduzione del 50% della base imponibile  IMU e Tasi e ne stabilisce le condizioni.

 

Imu e tasi sulle abitazioni in comodato: le condizioni




Le nuove disposizioni prevedono il rispetto di una serie di condizioni affinché sia possibile procedere alla riduzione della base imponibile imu e tasi sulle abitazioni in comodato:

  • il comodato deve essere stipulato tra parenti in linea retta entro il primo grado: genitori e figli
  • l’immobile deve essere non di lusso (A2/A3/A4/A5/A6/A7);
  • il comodatario deve utilizzare l’immobile come abitazione principale (residenza e dimora);
  • il comodante, oltre alla casa data in comodato, può essere proprietario solo di un’altra abitazione la quale deve essere la sua abitazione principale non di lusso e situata nello stesso comune in cui si trova l’immobile concesso in comodato;
  • il contratto di comodato deve essere regolarmente registrato.

L’agevolazione spetterà anche alle pertinenze come chiarito dalla risoluzione del MEF allegata al presente Post. Infatti la risoluzione precisa che tra gli immobili abitativi sono escluse le pertinenze e l’agevolazione spetta solo per una sola unità appartenente ad ogni categoria catastale C2, C6, C7, come del resto avviene per l’IMU e per la TASI.

 

Risoluzione MEF per IMU e Tasi sulle abitazioni in comodato



Sulla pessima norma scritta in tema di IMU e Tasi sulle abitazioni in comodato sono arrivati i primi chiarimenti informali dal MEF durante l’ultimo Telefisco, formalizzati poi nella risoluzione 1/DF del 17 febbraio 2016: nella risoluzione viene chiarito il riferimento all’“immobile abitativo”: quindi il comodante può possedere oltre ai due immobili abitativi (casa in comodato e casa di abitazione nello stesso comune) anche altri immobili non abitativi come negozi (c1), terreni o pertinenze.

Qui di seguito si riporta la risoluzione del MEF con i chiarimenti:

 

Dichiarazione IMU

Ultimo adempimento necessario per il comodante è rappresentato dalla presentazione della dichiarazione IMU che produce effetti anche ai fini della Tasi. Il comodante che concede l’immobile in comodato nel 2016 dovrà presentare la dichiarazione IMU entro il 30 giugno 2017.

 

Approfodimenti su IMU e Tasi 2016

In seguito alle novità del 2016 sono stati necessari diversi chiarimenti sul tema delle agevolazioni IMU e TASI per il 2016. In particolare la Fondazione Nazionale dei Commercialisti ha pubblicato un approfondimento sulla disciplina civilistica e fiscale del comodato d’uso, mentre l’IFEL ha pubblicato una raccolta di faq sull’argomento che riproponiamo di seguito: