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Il lavoro nel 2015 in Italia sarà ancora al centro del dibattito politico. La Legge di Stabilità 2015 del Governo Renzi ha introdotto una serie di novità che riepilogheremo in questo post. Prossimo step l’emanazione dei decreti attuativi del Jobs act che entro 6 mesi introdurranno ulteriori novità.

Lavoro nel 2014: cosa cambia

Foto di: Ricecracker.

Senza dilungarci troppo sulle disposizioni future, vediamo i punti salienti per il Lavoro nel 2015 contenuti nella legge di stabilità:

  1. Stabilizzazione del bonus Renzi
  2. Il Tfr in Busta paga
  3. Sgravi per le assunzioni a tempo indeterminato

Lavoro nel 2015: conferma del bonus Renzi

Il bonus Renzi, pari ad 80 € mensili per i lavoratori dipendenti diventa strutturale. Del bonus Renzi ne abbiamo parlato in un post dedicato per cui ci soffermeremo solo sui punti salienti:

  • Il bonus sarà pari a 960 € annuali per i redditi fino a 24000, subendo una riduzione al crescere del reddito che si azzera quando il reddito diventa pari ad € 26.000
  • Sarà erogato come una detrazione Irpef e non come un bonus a parte nel cedolino del lavoratore
  • Riguarderà solo i lavoratori dipendenti ed assimilati
  • Gli incapienti non riceveranno alcun bonus

Per i lavoratori privi di sostituto di imposta (lavoratori domestici) ci sarà la possibilità di recuperare il bonus in dichiarazione.

Lavoro nel 2015: il Tfr in Busta Paga

Il Tfr in busta paga è stato un altro tema che ha accompagnato il dibattito in materia di lavoro per il 2014. In poche parole: un uovo oggi o una gallina domani?

I lavoratori da marzo avranno la possibilità di richiedere l’erogazione mensile del TFR direttamente al datore di lavoro. Vediamo i punti salienti:

  • il Tfr in busta paga è una misura sperimentale fino al 30/06/2018;
  • diventerà operativo a partire al 1 marzo 2015;
  • la scelta effettuata dal lavoratore è irrevocabile;
  • riguarda i lavoratori privati con anzianità di servizio pari almeno a sei mesi;
  • anche i lavoratori che hanno aderito ai fondi potranno optare per il TFR in Busta paga;
  • Al Tfr in busta paga sarà applicata la tassazione ordinaria;


Lavoro nel 2015: i nuovi sgravi

La Legge di Stabilità per il 2015 si contraddistinguere per l’abrogazione della art. 8 comma 9 della legge 407/90. La vecchia agevolazione è sostituita da un nuovo incentivo che riguarderà le assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel 2015. I punti salienti della nuovo agevolazione per le assunzioni a tempo indeterminato:

  • la nuova agevolazione fa riferimento solo alle assunzioni effettuate nel 2015;
  • lo sgravio prevede l‘esenzione al 100% dei contributi INPS a carico dell’azienda per tre anni;
  • non ricomprende i premi INAIL che dovranno essere regolarmente versati;
  • non è cumulabile no altre agevolazioni;
  • riguarda solo le assunzioni a tempo indeterminato anche part time;
  • non è soggetto a verifica dell’incremento occupazionale essendo una agevolazione generica
  • non è applicabile alle assunzioni di lavoratori dipendenti che nei sei mesi precedenti risultano assunti presso altro datore di lavoro con contratto a tempo indeterminato
  • é applicabile per i lavoratori impiegati con contratti diversi da quelli a tempo indeterminato
  • l’agevolazione non è applicabile qualora il lavoratore è impiegato in imprese controllate o collegate
  • lo sgravio può essere usufruito solo una volta da ogni lavoratore (si gioca il jolly?)
  • Il limite massimo dello sgravio per ogni anno è pari a 8060 euro (circa 24000 di retribuzione)

I chiarimenti stanno arrivando in corsa sul nuovo sgravio ma al momento manca la circolare INPS per l’operatività del bonus. Sul nuovo bonus restano i dubbi sul monitoraggio dei lavoratori che usufruiranno il bonus e sull’eventuale bonus residuo da percepire. Facendo un confronto con la precedente agevolazione prevista dalla legge 407/90, il nuovo sgravio è limitato al solo 2015, l’importo agevolabile può raggiungere un massimo di 8060 euro annui, non prevede esenzioni INAIL ed è usufruibile solo una volta dal lavoratore.