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Negli ultimi anni la promozione online ha raggiunto livelli da record, sia in termini di presenza che di investimenti da parte delle aziende. D’altronde conviene, e conviene per due semplici ragioni: costa decisamente meno rispetto alle canoniche pubblicità in TV, e può raggiungere una fetta di utenti potenzialmente infinita.

Premesso che, ovviamente, anche su Internet conta la targetizzazione dei propri utenti. Nell’ambito dell’advertising online, c’è uno strumento che negli ultimi anni ha conosciuto un vero e proprio boom: è il Pay per Click (noto anche con l’acronimo PPC). Ovvero il principale veicolo utilizzato dalle aziende per farsi pubblicità su piattaforme come Google: scavalcando, di fatto, la competizione organica sulla SERP e lottando anche in questo caso in base alla logica delle keyword. Ma cos’è il Pay per Click, come funziona e in che modo può essere utile alla tua azienda?

 

Cos’è e come funziona il Pay per Click?

Il Pay per Click è uno strumento di advertising online basato su una logica semplicissima: l’inserzionista paga solamente in base ai click degli utenti sull’annuncio. Dunque l’inserimento di quest’ultimo è gratuito, e il credito viene scalato solamente in base al numero di visite, da un certo budget giornaliero e fino al suo esaurimento. Il PPC più noto e utilizzato è ovviamente quello di Google: basta inserire una keyword competitiva sul motore di ricerca, per visualizzare gli annunci PPC antecedenti i risultati organici (contrassegnati da una icona “ann.” verde). Ma come funziona il PPC? Si possono creare delle campagne di annunci scegliendo delle keyword: dunque lottare per comparire sulla sezione degli annunci con gli altri inserzionisti che competono per le medesime parole chiave. Ogni keyword ha un costo basato sulla sua competitività. In pratica funziona come un’asta: più la keyword è gettonata, più è difficile battere gli investimenti dei big del settore.

 

Quali sono i vantaggi del PPC per un’azienda?

Il PPC è una strategia ottimale per ottenere visibilità sui motori di ricerca. Il motivo? Va a intercettare utenti realmente interessati ai prodotti o servizi offerti dall’inserzionista. Questo perché gli annunci, essendo legati alle keyword, compaiono solamente in base alle query che interessano all’azienda. Ed è anche uno strumento poco costoso, se utilizzato saggiamente: da un lato competere per keyword secche può anche costare decine di migliaia di euro. Ma dall’altro, sfruttando le keyword a coda lunga (composte da 3 o più parole) è possibile ottenere un doppio beneficio: intercettare un target sempre più interessato e specifico, e farlo spendendo molto poco. Fra le altre cose, il PPC dà la possibilità di creare diverse campagne di annunci, dunque provare diverse combinazioni di keyword: ed è anche possibile monitorare il loro andamento, per decidere su quale investire maggiormente. Infine, il PPC raggiunge anche gli utenti mobile.