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Guadagnare di più attraverso un e-commerce è possibile? Sì, con la Conversion Rate Optimization, la disciplina data-driven che mira ad accrescere le performance di un sito in ottica di vendita, operando sugli aspetti della User Experience: dal design, all’ usabilità, copy, comunicazione visiva, interazione e performance.

Ottimizzare il Percorso Utente



In occasione di It’s All Retail 2019, svoltasi a Milano nelle scorse settimane, proprio l’ottimizzazione del percorso dell’utente è stata al centro dello speech condotto da Simone Lovati, Director di Cerved ON_, e Alessandro Martin, Head of CRO di Pro Web Consulting, società di consulenza digitale recentemente entrata a far parte proprio dell’universo Cerved.

La difficoltà, per i negozi online, è offrire una wow-experience ai visitatori, con l’intento di trasformarli in clienti. L’80% degli e-commerce ritiene di destinare ai propri utenti un’esperienza superiore alla media. L’ascolto di questi ultimi, però, rivela il contrario: solo l’8% delle aziende sarebbe davvero in grado di farlo. Per appianare questo divario di percezione e migliorare il percorso all’interno di un sito costruito per vendere, la risposta può essere l’applicazione dei principi della CRO.

Best Practice per la CRO



Ecco alcune delle best practice più accreditate, capaci di migliorare il tasso di conversione di un sito:

  1. Scegliere un’immagine statica accompagnata da una call to action è sicuramente preferibile allo slider dinamico. Il carosello di immagini è infatti percepito come contenuto pubblicitario e molto spesso bypassato.
  2. Font semplici e dalle dimensioni adeguate aumentano la leggibilità e le vendite. Il consiglio è di adottare almeno 16px come dimensione del testo.
  3. Un’attenzione specifica all’ottica mobile è necessaria, con menu dinamici ed immediati che riducano al minimo la confusione per l’utente.
  4. Un altro suggerimento riguarda la selezione facile dei prodotti da organizzare attraverso categorie esclusive e filtri combinabili fra loro.
  5. Fra le principali cause di abbandono del carrello troviamo la forzatura a creare un account. La registrazione obbligatoria fa aumentare i dubbi nel cliente proprio quando si trova in ultima fase, quella di pagamento. Per questo è preferibile l’opzione di default del guest checkout.

Ben inteso che non esistono regole fisse, ma linee guida da testare. Il test è lo strumento più potente nelle mani dei marketer oggi: validare solo l’opzione che ottiene i risultati migliori e continuare a ottimizzarla nel tempo è la buona norma per risparmiare sul marketing budget e ottenere un ROI più alto.

White Paper sulla CRO

Un approfondimento su questo hot topic è stato raccolto nell’ultimo White Paper rilasciato da Pro Web Consulting: il documento, liberamente scaricabile, è intitolato 5 best practice per guadagnare di più con il tuo e-commerce .