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Prestiti alle Imprese: Raccogliere il Capitale Iniziale

Prestiti alle imprese

I prestiti alle imprese rientrano tra le differenti tipologie di prestito erogati dalle banche. Essi non rappresentano l’unico strumento per gli imprenditori per procurarsi il capitale necessario per lo start-up aziendale. Nel post di oggi parliamo di tre strumenti alternativi ai prestiti alle imprese:

  • i prestiti tra privati (amici e parenti);
  • l’equity crowdfunding;
  • gli angel investor.

Prestiti alle imprese: prestiti tra amici e parenti

Se il capitale di cui si necessita per iniziare la propria attività è modesto e si prospetta di poterlo restituire totalmente in poco tempo, si può optare per un comodo prestito tra privati, ovviamente tra amici o parenti. Questa può essere vista come una forma di social lending mirato: non si passa dalle banche, probabilmente non si passa nemmeno dall’online, ma si origina un peer to peer con una base formata da amici e parenti.

Precisiamo che questa tipologia di prestito è praticabile specialmente con somme di denaro ridotte, inferiori ai 100 mila euro, per non gravare troppo su amici o parenti e per non impiegare un tempo eccessivo per restituire il denaro.

L’equity crowdfunding

Il crowfunding è una partecipazione economica collettiva per il raggiungimento di un obiettivo; l’equity crowfunding rappresenta un concetto simile, ma in aggiunta consente agli investitori di acquisire partecipazioni azionarie della società a cui si offre il finanziamento. Purtroppo per i neo imprenditori italiani, la pratica dell’equity crowdfunding non è ancora regolamentata da una specifica normativa: per questo motivo si ha una diffusione limitata.

Gli angel investor

Cosa rappresenta questa figura dal nome evocativo? Un angel investor è un investitore privato che decide di mettere a disposizione parte del proprio capitale per finanziare un’azienda più piccola in cambio di una partecipazione azionaria. Il vantaggio di accordarsi con un angel investor è che l’impresa appena nata potrà disporre di liquidità immediata, ma anche di un bagaglio di esperienze, di un network di contatti solido, e del sostegno di una dirigenza consolidata che può insegnare le pratiche alle nuove leve dirigenziali. E’ un’ottima soluzione per necessità che oscillano tra i 25 e i 250 mila euro.

Antonio Palmieri

Laureato in economia aziendale con una tesi dal titolo "Il ruolo dell'HTML nelle operazioni di web marketing", iscritto all'albo dei Consulenti del lavoro, sono un libero professionista che non trascura le potenzialità offerte dal web che resta la mia grande passione: lavoro e passione si integrano in Codice Azienda, blog che curo dal 2007 in cui affronto temi che riguardano imprenditori e professionisti. Nel mio curriculum le esperienze e le competenze.

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