Smart e Start
Con il nuovo bando Smart e Start saranno erogati fino a 1,5 milioni di euro alle startup innovative per lo sviluppo di e-commerce e servizi a cittadini e imprese
Dopo oltre due anni e mezzo il bollettino mensile Abi del mese di novembre rivela che i prestiti alle imprese non sono in calo. La dinamica dei finanziamenti dunque è in miglioramento e chi intende effettuare investimenti non può che approfittare del costo del denaro ai minimi storici ed informarsi sulle offerte di credito più interessanti del momento. Mettendo i prestiti delle maggiori banche a confronto È possibile chiarirsi le idee e selezionare con agevolezza le migliori opportunità.
A seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministro dello Sviluppo Economico per le agevolazioni rivolte alle startup, È stata pubblicata la circolare relativa alla data ufficiale a partire dalla quale sarà possibile inoltrare tutte le domande. Il programma Smart e Start prevede l’erogazione di mutui a tasso zero e le richieste dovranno pervenire esclusivamente in forma elettronica a partire dal 16 febbraio 2015 assieme ai piani di impresa.
Saranno erogati circa 200 milioni di euro per finanziare le startup italiane, rispetto al precedente bando Smart&Start, le agevolazioni non riguarderanno più soltanto le regioni del Sud Italia e del territorio aquilano, ma tutte le imprese innovative dislocate sulla Penisola. Unico requisito previsto è rappresentato dall’iscrizione della start up al Registro delle imprese, costituite da non più di quattro anni e mirino a lavorare nel campo dell’innovazione.
Come si legge sulla piattaforma online Smart e Start, i piani d’impresa dovranno essere mirare allo sviluppo di prodotti e servizi nel campo dell’economia digitale o essere finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica o privata.
Ad oggi Smart e Start ha già ricevuto più di 1252 domande di cui 368 sono state finanziate. Il programma ha visto il coinvolgimento di 2767 imprenditori e un esborso complessivo di 68 milioni di euro investiti in progetti (32 in Campania, 15 in Sicilia e 12 in Puglia).
Tra le iniziative agevolate, primeggiano quelle dedicate al cloud computing (21%) e all’ecommerce (15%). In evidenza anche i settori ICT (12%), green economy (11%), turismo e beni culturali (8%).
Sarà possibile ottenere finanziamenti senza interessi fino al 70% dell’investimento con la possibilità di arrivare all’80% se la startup è costituita da donne, giovani o almeno un dottorando di ricerca italiano impiegato all’estero.
Ciascun progetto potrà ottenere 1,5 milioni di euro, tuttavia per le regioni del Sud Italia e dell’Aquila È prevista anche l’erogazione di un 20% a fondo perduto.
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