Come già detto, investire in un piano di welfare aziendale è un vantaggio per l’impresa, che in questo modo migliora l’ambiente e il clima di lavoro. Tuttavia, è fondamentale riuscire a trovare soluzioni di welfare esenti da tasse, così da ottenere anche vantaggi dal punto di vista fiscale, il che è un aspetto non di poca importanza per qualsiasi realtà aziendale. Infatti, i beni e servizi offerti sotto forma di benefit non sono soggetti a tassazione IRPEF a differenza dei premi di produttività, quindi per il dipendente sono delle entrate nette. Per l’impresa, invece, i costi sostenuti in merito, sono deducibili dall’imponibile del reddito di impresa. Tuttavia, le imprese devono rispettare alcune regole, affinché le agevolazioni possano essere applicate: i beni e servizi offerti devono essere previsti per tutti i dipendenti oppure una categoria omogenea di collaboratori. Lo scopo è quello di garantire negli ambienti di lavoro un trattamento dei lavoratori che sia il più possibile omogeneo ed evitare, conseguentemente, possibili sperequazioni tra di essi.
In particolare, se è il contratto collettivo nazionale a prevedere i benefit, la deducibilità è del 100%. Infine, è necessario specificare che non è prevista la tassazione fringe benefit se i dipendenti hanno un reddito inferiore agli 80.000 euro. Per quanto riguarda le soglie, l’esenzione fiscale dei premi di risultato è pari a 258, 23 euro per il 2022 secondo quanto stabilito dalla legge di stabilità. Infine, tra i vantaggi fiscali, è possibile citare, inoltre, la tassazione buoni pasto che prevede delle agevolazioni fiscali.
Tra i fringe benefits più apprezzati dai dipendenti vi sono i buoni acquisto ed i buoni pasto, perché permettono a ciascun beneficiario di scegliere liberamente dove spendere, in base alle proprie esigenze e preferenze, ottenendo un immediato aumento del potere di acquisto.
In questo senso, i buoni pasto si rivelano particolarmente utili anche per tutte le aziende che non possiedono una mensa aziendale, offrendo così ai propri dipendenti la possibilità di spendere i buoni presso gli enti convenzionati, come ristoranti e bar. Ma non solo, questi possono anche essere utilizzati per fare la spesa presso i supermercati convenzionati e, nel caso dei buoni acquisto, è possibile convertirli in buoni carburante. Tuttavia, al fine di individuare i fringe benefits più idonei per i propri dipendenti, ma anche per l’azienda stessa dal punto di vista della tassazione, è consigliabile sempre affidarsi a leader del settore, come ad esempio Sodexo Benefits and Rewards Services che offre innumerevoli soluzioni personalizzabili finalizzate a un miglior welfare aziendale.
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