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L’evoluzione dell’approvvigionamento digitale: dall’e-sourcing al procurement 4.0

L’approvvigionamento attraverso canali digitali ha portato a una trasformazione significativa nei processi di sourcing e procurement negli ultimi anni, favorendo la diffusione di modelli innovativi come l’e-sourcing e il procurement 4.0. Questa evoluzione ha ridefinito le modalità in cui le aziende gestiscono i fornitori, cambiando in maniera netta il modo in cui vengono svolte una serie di attività come la ricerca di talenti, la selezione di provider di soluzioni IT e la gestione degli acquisti di beni e servizi.

In particolare, l’innovazione nel campo del sourcing e del procurement ha permesso alle aziende di migliorare l’efficienza, la trasparenza e la capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato, offrendo la possibilità alle aziende di sfruttare appieno le opportunità legate alla digitalizzazione. L’utilizzo delle tecnologie informatiche e di internet, infatti, garantisce numerosi vantaggi, soprattutto in termini di produttività, redditività ed efficienza, ma anche nella gestione delle strategie RSI aziendali.

Il sourcing aziendale ha subito una profonda trasformazione grazie all’adozione di soluzioni digitali. Per comprendere al meglio come questi cambiamenti abbiano rivoluzionato il settore e quali scenari futuri si prospettino, è possibile fare riferimento a questa guida sul significato e vantaggi del sourcing aziendale realizzata da RS. Questo approfondimento permette di comprendere meglio le opportunità offerte dalla digitalizzazione, aiutando le aziende a sfruttare al massimo le tecnologie per ottimizzare la gestione dei fornitori e migliorare l’efficienza operativa.

Come è cambiato il sourcing aziendale attraverso l’approvvigionamento digitale

La digitalizzazione ha cambiato profondamente le attività di identificazione, valutazione e selezione dei fornitori. Nel dettaglio, l’e-sourcing, emerso recentemente come risposta alla necessità di automatizzare i processi di sourcing e ridurre i costi operativi, ha semplificato la gestione delle offerte e dei fornitori attraverso piattaforme online dedicate e migliorato la trasparenza e l’efficienza nelle negoziazioni.

Nello scenario attuale, infatti, il significato di sourcing, inteso come approvvigionamento di beni e servizi, ha acquisito una connotazione digitale per soddisfare meglio le esigenze delle aziende in termini di ottimizzazione dei costi, rispetto di determinati standard qualitativi e sviluppo delle competenze. Questa trasformazione si inserisce in un processo più generale di digital transformation, inoltre l’e-sourcing è in grado di rispondere in modo più efficiente alle sfide imposte dalla modernità come la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale delle aziende.

In questo contesto e-sourcing e procurement 4.0 sono due facce della stessa medaglia, in quanto semplificano la complessità degli acquisti e delle forniture aziendali. Il digitale, quindi, facilita l’intera attività di approvvigionamento, offrendo benefici tangibili anche nella riduzione della componente di rischio, che rimane impossibile da azzerare ma può essere minimizzata in maniera importante, e nell’ottimizzazione dei tempi e delle risorse dedicate a queste procedure. Non a caso possono essere visti come veri e proprio strumenti di business intelligence, in grado di portare innovazione, vantaggi operativi e un valore aggiunto considerevole alle aziende.

Dall’e-sourcing al procurement 4.0: le nuove dinamiche dell’ufficio acquisti digitale

Il processo di approvvigionamento digitale è stato reso possibile innanzitutto dell’evoluzione del sourcing nell’e-sourcing, ovvero la ricerca e selezione di fornitori di beni e servizi attraverso strumenti digitali. Si tratta di una fase cruciale per qualsiasi azienda, poiché dagli acquisti dipende una quota significativa del fatturato aziendale che può oscillare dal 30% fino anche al 70%. È evidente come l’e-sourcing sia dunque un progresso notevole, in quanto influisce sulla sostenibilità delle aziende e concorre in modo preponderante a determinare il successo di un business e la resilienza dell’intera organizzazione.

Con l’adozione dell’e-sourcing gli addetti all’ufficio acquisto aziendale possono gestire i processi di approvvigionamento tramite apposite piattaforma digitali, con la possibilità di confrontare rapidamente i diversi fornitori, trovare nuovi player di mercato e includere in queste attività anche altri soggetti come i provider di pagamenti digitali. Inoltre, poiché è possibile comparare le offerte di centinaia di fornitori differenti, l’e-sourcing garantisce una scelta più ampia di prodotti e servizi, con una maggiore competitività che si traduce spesso in prezzi più convenienti e la possibilità di ottenere un rapporto qualità-prezzo superiore.

L’e-sourcing ha favorito anche la nascita di sistemi avanzati di procurement, ossia la negoziazione dei contratti di fornitura basata sui risultati ottenuti attraverso i processi di sourcing aziendale. In pratica, il procurement 4.0 ha consentito la digitalizzazione e ottimizzazione delle negoziazioni con i fornitori, una trasformazione che ha permesso di usufruire di una visione di medio e lungo termine quando si contrattano le forniture di beni e servizi. Questo riguarda sia i prezzi di acquisto che tutti gli altri aspetti della fornitura, come le garanzie e il rispetto della qualità. Tale evoluzione ha portato a creare catene di valore sempre più interconnesse e dinamiche.

Le tecnologie abilitanti nel campo dell’e-sourcing e del procurement 4.0 sono diverse e spesso integrate tra loro. Si tratta ad esempio di piattaforme specializzate nell’approvvigionamento digitale, attraverso le quali gestire tutti i processi in modo veloce, accurato e semplice ottimizzando le risorse aziendali dedicate a queste attività. Ci sono poi i robot software per l’automazione dei task ripetitivi gestiti dall’ufficio acquisti, gli integrated analytics per l’analisi dei big data e l’intelligenza artificiale per semplificare una serie di processi complessi e costosi. Il risultato finale è la riduzione della complessità della catena di approvvigionamento, con la possibilità di gestire in modo più efficiente e sostenibile tutte le fasi legati alle forniture e rendere il business più reattivo e resiliente rispetto alle dinamiche di mercato.

Antonio Palmieri

Laureato in economia aziendale con una tesi dal titolo "Il ruolo dell'HTML nelle operazioni di web marketing", iscritto all'albo dei Consulenti del lavoro, sono un libero professionista che non trascura le potenzialità offerte dal web che resta la mia grande passione: lavoro e passione si integrano in Codice Azienda, blog che curo dal 2007 in cui affronto temi che riguardano imprenditori e professionisti. Nel mio curriculum le esperienze e le competenze.

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