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Italia Paese votato al turismo. Quanto siamo accoglienti in termini di comunicazione?

L’Italia ospita ogni anno milioni di turisti, grazie al suo capitale storico-architettonico unico al mondo. Quanto è ospitale l’Italia in termini linguistici? Quanto è semplice per un turista che non parla una parola d’italiano muoversi per lo stivale? Dal ristorante, passando per l’albergo e i mezzi di trasporto pubblici e privati, offriamo, come Paese, materiali di supporto adeguati, in termini di qualità delle traduzioni?

L’Italia e la barriera linguistica

l’Italia è un posto meraviglioso, capace di ammaliare milioni di turisti ogni anno con la sua bellezza. Sono davvero tanti i fattori che lasciano a bocca aperta i turisti: dalle prodezze naturalistiche a quelle artistiche, passando per la cucina, così ricca e varia da soddisfare qualsiasi palato. Ma cosa pensa chi viene in visita dall’estero dell’ospitalità linguistica dell’Italia? Nelle zone più turistiche, come possono essere Roma o Venezia, giusto per citarne due, i cittadini stranieri si troveranno sempre a loro agio, potendo godere a pieno dell’esperienza, soprattutto nei centri storici, che sono studiati e pensati a misura di turista. Tutto è tradotto e il livello di competenze linguistiche del personale di servizio di ristoranti, musei, mezzi di trasporto è molto alto. Tuttavia, nel resto del Paese, nel Paese ‘reale’ per così dire, le cose non vanno proprio allo stesso modo. Il turista che voglia visitare e vivere l’Italia a 360 gradi incontrerà più di qualche difficoltà per comunicare, muoversi e mangiare. L’Italia, è cose nota, è uno dei fanalini di coda in Europa per competenze linguistiche.

Il più grande svantaggio per un turista che visiti l’Italia è dunque la barriera linguistica, soprattutto fuori dai grossi centri abitati o laddove il tempo di permanenza sia troppo breve per permettere un adattamento. Tendenzialmente, non siamo un Paese ‘tourist-friendly’ dal punto di vista linguistico. Come tutti gli europei, siamo orgogliosi della nostra lingua e cultura e ci aspettiamo che gli stranieri si adeguino al nostro passo.

Traduzione menu

Il cibo è uno dei tanti motivi che spinge milioni di turisti a visitare ogni anno il Belpaese. Ma quanto è facile per un turista orientarsi nell’offerta culinaria dei ristoranti italiani? Ebbene, nonostante la maggior parte dei ristoranti delle zone e città più turistiche offra la traduzione dei menu in inglese, basta deviare poco dal percorso, magari verso lidi più rustici e meno battuti, che ecco che per il turista la vita (e la cucina!) inizia a diventare più amara. È molto raro, infatti, che un ristorante o un agriturismo leggermente fuori mano offrano menu internazionali.

Per ovviare a tale mancanza sarà necessario che il turista richieda direttamente la traduzione del menu al cameriere o chi per lui. Alla fine, gira e rigira, una soluzione si trova sempre, ma è facile che il turista dovrà prima guardarsi un po’ attorno alla ricerca di qualcuno, tra il personale specializzato, che mastichi un po’ di inglese. Le statistiche, infatti, non mentono: solo il 18,9% degli italiani afferma di saper parlare due lingue. Circa un terzo è totalmente incapace di elaborare una frase di senso compiuto in una lingua straniera, mentre il 56% dice di possedere le nozioni basilari per farsi quantomeno capire dalla controparte estera. Le cose vanno un po’ meglio restringendo il campione alle nuove generazioni: quasi il 50% dei diplomati dell’anno 2021 ha una conoscenza medio-alta dell’inglese (B2). Per il turista straniero, quindi, c’è ancora speranza; dovrà soltanto pazientare un po’.

Supera le barriere linguistiche

È possibile preventivare queste situazioni di disagio e di conseguenza essere accoglienti con i turisti, rivolgendosi ad agenzie di traduzioni, ricevendo un supporto linguistico così da permettere una comunicazione corretta in ogni lingua e in ogni momento.

Antonio Palmieri

Laureato in economia aziendale con una tesi dal titolo "Il ruolo dell'HTML nelle operazioni di web marketing", iscritto all'albo dei Consulenti del lavoro, sono un libero professionista che non trascura le potenzialità offerte dal web che resta la mia grande passione: lavoro e passione si integrano in Codice Azienda, blog che curo dal 2007 in cui affronto temi che riguardano imprenditori e professionisti. Nel mio curriculum le esperienze e le competenze.

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