A partire da aprile 2015 (siamo in attesa della data del click day) sarà operativo il fondo microcredito per Pmi, professionisti, lavoratori autonomi e professionisti. Gli incentivi mirano a fornire la liquidità necessaria a tutti coloro che non dispongono delle garanzie necessarie per accedere alle offerte di credito delle banche. Non sempre, infatti, è semplice orientarsi nell’ambito delle opportunità presenti nel mercato creditizio e non tutti i consumatori dispongono delle possibilità finanziarie per ottenere il denaro delle banche. In questi casi mettere i prestiti dei vari istituti di credito a confronto può risultare conveniente al fine di selezionare agevolmente le proposte maggiormente in linea con le possibilità di ciascuno.
Il decreto in Gazzetta
In questi giorni il Ministero dello Sviluppo Economico ha annunciato che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto sul microcredito. A partire dal mese di aprile 2015 le Pmi, i lavoratori autonomi e i professionisti potranno fare domanda per accedere ai finanziamenti.
Fondo Microcredito: risorse
Il fondo di microcredito rivolto a PMI, autonomi e professionisti è disciplinato dai decreti MEF e MISE ed è stato fortemente richiesto dagli esponenti in Parlamento del Movimento 5 Stelle che hanno reso possibile il provvedimento per mezzo dei rimborsi dei parlamentari M5S che hanno permesso la raccolta di 10 milioni euro. I restanti 30 milioni di euro previsti per concedere una boccata d’ossigeno ad imprese ed imprenditori in difficoltà sono stati erogati grazie alle misure operate dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Il fondo per il microcredito si propone di fornire liquidità a tutti coloro che vogliono rilanciare o avviare un’attività pur non disponendo delle consuete garanzie necessarie alle banche per consentire l’accesso alle offerte di credito.
Gli aventi diritto potranno dunque accedere a prestiti fino a 35 mila euro, restituibili in 7-10 anni. Per conoscere termini e dettagli dell’iniziativa è possibile consultare l’apposito bando per il Microcredito Mise dove vengono riportati i requisiti, le garanzie e le modalità di accesso ai finanziamenti.
Chi può fare domanda
Il Microcredito è una particolare tipologia di finanziamento di piccola entità rivolta a coloro che si trovano in condizioni economiche svantaggiose. Possono accedere alle agevolazioni le categorie che rispondono ai requisiti previsti di volta in volta dal bando. In questo caso tra i beneficiari troviamo lavoratori autonomi, professionisti, piccole imprese, associazioni, società di persone, società a responsabilità limitata semplificata e società cooperative.
Sono esclusi i lavoratori autonomi o in generale i titolari di partita IVA da più di 5 anni o le aziende con un numero di dipendenti/collaboratori superiore a cinque. Sono escluse dal fondo le imprese con un attivo patrimoniale annuo superiore ad € 300.000, ricavi lordi superiori ad € 200.000 e tutti i soggetti aventi un indebitamento superiore a 100.000 euro.
Opere e spese finanziabili con il Fondo Microcredito
Il Fondo per il Microcredito non finanzia prestiti a fondo perduto. Il Microcredito Mise copre i costi relativi a materie prime, merci, servizi utili all’attività. E’ possibile inoltre accedere ai prestiti per il microcredito per coprire le spese relative a stipendi e corsi di formazione per l’imprenditore, i lavoratori ed i soci dell’azienda.
In linea generale verranno erogati prestiti fino a 25.000 euro (in un’unica soluzione). Solo in alcune condizioni sarà possibile percepire sino a 35.000 euro.
Durante la fase di istruttoria del Microcredito il soggetto finanziatore valuterà il progetto presentato ed il business plan aziendale. Contestualmente saranno forniti agli interessati strumenti e metodologie di supporto allo sviluppo dell’attività imprenditoriale.
I tassi d’interesse
Per comprendere l’ammontare degli interessi applicati al finanziamento consigliamo di fare riferimento al TAEG (tasso annuo effettivo globale), che comprende tassi d’interesse applicati, commissioni e costi di gestione in generale. Il rimborso del finanziamento è previsto per mezzo di rate mensili, bimestrali o trimestrali entro e non oltre i 7 anni.