In regione Toscana le bollette di energia elettrica sono diventate più leggere per le piccole e medie imprese di sedici comuni geotermici. A metterlo nero su bianco è il protocollo d’intesa firmato dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e l’AD di Enel Green Power, Francesco Venturini. Che hanno sancito quanto già stabilito nel maggio 2013.
Bollette meno care in scia al protocollo
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Protagonista del protocollo è Enel che si impegna a praticare un’offerta di energia elettrica con una riduzione fino a circa il 10% in bolletta per le piccole e medie imprese dei territori geotermici.
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La firma del protocollo risponde a un’aspettativa delle imprese e rappresenta una prima forma di valorizzazione dell’energia prodotta nelle zone geotermiche e dei possibili benefici positivi a livello locale.
In pratica il prezzo dell’energia sarà allineato a quelli che Enel pratica già ai grandi clienti industriali.
Le imprese che beneficeranno dell’offerta
Nel dettaglio, le imprese allacciate alla media tensione che potranno beneficiare della nuova offerta Enel sono circa 150-200, mentre le potenziali piccole e medie imprese sono invece diverse migliaia.
A partire dai prossimi giorni Enel inizierà a contattare le imprese e specifici incontri saranno organizzati nei singoli territori.
Secondo il protocollo, inoltre, Enel realizzerà una rete per favorire la cessione del calore alle attività produttive presenti e future. E una piscina geotermica come ulteriore forma di compensazione. La piscina riscaldata con l’energia geotermica sarà realizzata in località Aiole, al confine tra Arcidosso e Santa Fiora, sul versante grossetano del Monte Amiata.
Enel e i progetti in cantiere
Il progetto prevede la costruzione di una struttura di 1.850 metri quadrati con copertura in legno lamellare ed esterni interamente in vetro e tre vasche, una semi-olimpionica, una per bambini e la terza dedicata a fitness, acqua-gym e riabilitazione. Secondo le indicazioni di Enel, che ne coprirà interamente i costi, la piscina avrà un costo complessivo di circa 2 milioni di euro.
In questo scenario va ricordato che il decreto legislativo 22/2010 ha liberalizzato l’attività geotermoelettrica, con la conseguenza che si sono moltiplicate le richieste di permessi di ricerca e si è preso in seria considerazione il possibile sviluppo della cosiddetta media entalpia e cioè la produzione di energia elettrica da temperature inferiori. Che determina minori impatti territoriali grazie alle ridotte dimensioni impiantistiche delle nuove centrali e alla tecnologia a ciclo binario.
Il piano energetico regionale, i dettagli
Il nuovo Piano energetico regionale ribadisce inoltre che l’attività geotermoelettrica rappresenta una peculiarità specifica della Toscana ed è una risorsa importante per raggiungere gli obiettivi imposti dallo Stato nel 2020, che obbliga la Toscana a incrementare del 16,5% il suo fabbisogno energetico da fonti rinnovabili alimentandone lo sviluppo verso impianti di nuova generazione, pur nel rispetto di nuove linee guida regionali che esplicitano le compatibilità necessarie rispetto a vincoli paesaggistici preesistenti, alle conformità urbanistiche nonché a piani industriali con ricadute occupazionali positive.