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Fattura elettronica tra privati

Fattura elettronica tra privati

Dal 2 settembre scorso è in vigore la legge attuativa sulla fattura elettronica tra privati. Si tratta di un fenomeno che, inserendosi nel più ampio progetto di digitalizzazione dello Stato, mira a favorire un dialogo telematico  tra Fisco e contribuenti. Questo sistema, più efficiente e meno costoso (il risparmio può arrivare fino a 2 miliardi), consentirà di fruire di una serie di benefici fiscali.

La legge varata il 2 settembre scorso estende la fatturazione elettronica dall’ambito della Pubblica Amministrazione a quello tra privati cittadini. Va detto che in realtà la fattura elettronica è uno strumento che esiste già dal 2004, ma oggi il Legislatore ha inteso favorirne la diffusione tramite:

  1. la creazione di un generatore automatico di fatture digitali;
  2. incentivi ad hoc riservati a tutti i contribuenti che si convertono al dialogo telematico con il Fisco.

Estendendo ai privati questa pratica, il Legislatore da una parte mira a ottimizzare, semplificandoli, i processi gestionali e informativi e, dall’altra tenta di ridurre il fenomeno dell’evasione fiscale.

Il generatore di fatture elettroniche

A partire dal primo luglio l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione dei contribuenti un servizio in grado di generare in automatico, trasmettere e conservare le fatture elettroniche (il medesimo utilizzato da tutti coloro che hanno rapporti con la Pubblica amministrazione). Si tratta, in altri termini, di un sistema che consente agli  utenti e all’Agenzia di scambiarsi vicendevolmente documenti o loro eventuali modifiche.

Vantaggi della Fattura Elettronica 

La fattura elettronica farà il suo ingresso ufficiale tra privati a partire dal gennaio del 2017, ma tuttavia essa continuerà, almeno per un periodo, a essere facoltativa. Tuttavia coloro che aderiranno a questo innovativo strumento digitale potranno:

  1. fruire di rimborsi Iva più veloci;
  2. evitare di comunicare all’Agenzia delle Entrate tutte le operazioni rilevanti a fini Iva (il cosiddetto spesometro – legge 78 del 2010, articolo 21);
  3. evitare di presentare il cosiddetto modello Intrasat, un elenco che comprende tutte le cessioni e gli acquisiti effettuati come operazioni intracomunitarie.

In ultima analisi è possibile affermare che, coloro che opteranno per la fatturazione di tipo digitale, saranno sottoposti a un numero inferiore di controlli e avranno meno obblighi da adempiere.

Gli scontrini scompariranno del tutto

La fattura elettronica non decreterà la scomparsa definitiva degli scontrini, ma tuttavia questi ultimi andranno a ricoprire un compito differente: essi, infatti, fungeranno da garanzia per la merce acquistata, perdendo, tuttavia, il loro valore fiscale.