La gestione strutturata dei manuali tecnici e della documentazione digitale costituisce una componente importante nei processi industriali contemporanei, specialmente all’interno dei settori meccanico, impiantistico e manifatturiero.
L’impiego di supporti digitali per la trasmissione delle informazioni relative al funzionamento, alla manutenzione e alla configurazione dei macchinari consente non soltanto una distribuzione più efficiente dei contenuti, ma agevola anche l’integrazione tra reparti operativi e uffici tecnici, contribuendo a ridurre errori interpretativi e a migliorare l’efficienza globale dell’assistenza tecnica.
Nell’ambito della progettazione meccatronica e dell’automazione, i manuali in formato elettronico si sono affermati come standard di riferimento per accompagnare la messa in servizio di impianti complessi.
Attraverso l’utilizzo di piattaforme digitali dedicate o sistemi embedded all’interno dei macchinari stessi, la documentazione può essere aggiornata in tempo reale, personalizzata in base alla configurazione del cliente e resa accessibile anche in mobilità, grazie a tablet industriali o visori di realtà aumentata.
La digitalizzazione della documentazione non si limita alla mera conversione in PDF statici, ma implica la trasformazione dell’apparato descrittivo in una struttura dinamica, interattiva e ipercontestualizzata. Questo consente, ad esempio, di legare in modo diretto diagrammi esplosi in 3D a sezioni specifiche del manuale, riducendo drasticamente i tempi di apprendimento e di intervento da parte degli operatori.
Un esempio concreto di questa evoluzione è rappresentato dalle animazioni 3D derivate direttamente dai file CAD di progetto realizzate dallo Studio di Giuseppe Galliano, che da oltre trent’anni produce contenuti tecnici per l’industria meccanica e l’automazione. In queste animazioni, integrate in piattaforme di supporto alla manutenzione o direttamente nei manuali digitali, il funzionamento delle macchine viene rappresentato attraverso viste esplose, rendering con trasparenze selettive e simulazioni cinematiche che aiutano l’utente a comprendere rapidamente sequenze complesse di smontaggio, taratura o sostituzione componenti.
Nel sito si trovano, oltre a molti esempi di animazioni 3D integrate nella documentazione digitale industriale, line guida su come convertire in video promozionali o tutorial i file originali creati all’interno degli uffici tecnici dei produttori.
Formati Digitali, Realtà Virtuale, Augmented Reality: 3D e Digital Twin
Guida al Contenuto
Uno degli aspetti più critici nella progettazione e gestione della documentazione digitale è la scelta dei formati più adatti alla distribuzione, alla condivisione e all’archiviazione. Sebbene il formato PDF/A sia ancora ampiamente utilizzato per la conservazione a norma, le applicazioni operative richiedono sempre più spesso formati strutturati (come XML o JSON) o interattivi (HTML5, WebGL) che consentano una fruizione dinamica e contestualizzata delle informazioni.
Nel contesto industriale avanzato, i formati digitali non si limitano più a trasmettere testo e immagini, ma includono animazioni vettoriali, modelli 3D interattivi (ad esempio in formato glTF) e contenuti immersivi fruibili tramite visori di realtà virtuale o soluzioni di augmented reality. Questi strumenti si dimostrano particolarmente efficaci nei contesti in cui è necessario addestrare personale tecnico non esperto, oppure quando le condizioni ambientali rendono difficoltosa la consultazione di manuali cartacei.
L’introduzione del concetto di digital twin nella documentazione, ovvero la possibilità di navigare all’interno di una replica digitale aggiornata del sistema fisico, apre nuove possibilità di simulazione, previsione e supporto remoto. Attraverso l’integrazione di dati real-time, il gemello digitale può diventare un nodo attivo del sistema documentale, abilitando scenari di manutenzione predittiva, diagnostica automatica e formazione immersiva.
In particolare, le animazioni tecniche tridimensionali, quando sviluppate a partire dai medesimi file CAD già in possesso degli uffici tecnici, rappresentano una modalità efficiente per produrre contenuti didattici, dimostrativi e documentali ad alto valore aggiunto, evitando duplicazioni di sforzo e migliorando la coerenza tra manualistica e rappresentazione visiva.
Obblighi fiscali e normative nella documentazione digitale
Parallelamente agli aspetti operativi e comunicativi, la transizione verso formati digitali implica un’attenta considerazione del quadro normativo che regola l’archiviazione, la conservazione e la tracciabilità dei documenti tecnici e fiscali. In particolare, la documentazione tecnica – quando connessa a contratti di fornitura, collaudi, accettazione impianti o servizi post-vendita – può assumere un valore legale, e in alcuni casi deve essere conforme alle prescrizioni vigenti in materia di conservazione sostitutiva.
Nel contesto italiano ed europeo, il rispetto delle normative sulla dematerializzazione documentale richiede l’adozione di sistemi certificati per la firma digitale, la marcatura temporale e la conservazione a norma, secondo quanto previsto dal CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale) e dalle disposizioni dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID). Questi requisiti si estendono anche alla documentazione tecnica correlata a forniture complesse, qualora sia parte integrante del fascicolo tecnico richiesto in sede di gara pubblica o di certificazione CE.
Inoltre, l’obbligo di conservare per almeno dieci anni la documentazione fiscale e contrattuale, in modalità accessibile e inalterabile, si riflette anche sulla gestione dei manuali e dei fascicoli digitali, che devono essere tracciabili, versionati e facilmente recuperabili in caso di verifica da parte degli organi di controllo.
In tale contesto, la compliance normativa non può più essere affidata a processi disgiunti o soluzioni frammentarie, ma richiede l’adozione di workflow integrati, che consentano di gestire in modo coerente tutta la catena documentale, dalla generazione dei contenuti tecnici alla loro conservazione legale.
Opportunità fiscali derivanti dalla digitalizzazione
Se da un lato la digitalizzazione della documentazione comporta l’adeguamento a precisi obblighi normativi, dall’altro essa apre a una serie di opportunità fiscali e operative che meritano di essere analizzate in dettaglio. Tra queste, la possibilità di accedere a incentivi e detrazioni fiscali previsti dai piani nazionali di transizione digitale – quali il credito d’imposta per l’innovazione tecnologica o le agevolazioni legate al Piano Transizione 5.0 – può rappresentare un volano per l’adozione su larga scala di piattaforme documentali evolute.
Molte imprese non sono consapevoli che la spesa sostenuta per la trasformazione digitale della documentazione tecnica può rientrare tra i costi agevolabili, a condizione che essa sia connessa a un processo produttivo tracciabile, a una funzione di assistenza remota, oppure a un sistema integrato di monitoraggio e manutenzione. In tal senso, l’integrazione della documentazione tecnica digitale con ambienti di realtà aumentata e sistemi di gestione asset (EAM) permette non solo di ottimizzare le operazioni di campo, ma anche di generare evidenze a supporto delle richieste di agevolazione.
Le piattaforme che offrono funzionalità avanzate – come l’interazione con modelli tridimensionali, la consultazione guidata tramite codici QR o la localizzazione automatica dei contenuti in base al componente inquadrato – contribuiscono a elevare il livello tecnologico delle soluzioni adottate e a rafforzarne il valore documentale e fiscale.
Fonti