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Il fondo di private equity Sator lancia Tinaba, una startup dei pagamenti, prestiti di prestiti tra privati, microcredito e non solo. 

Startup dei pagamenti - foto su pixabay

Startup dei pagamenti – foto su pixabay

 

Sator scalda i motori per il lancio di Tinaba, una piattaforma di social lending e microcredito che arriverà in Italia nei primi mesi del 2016 per poi piantare bandierine nei Paesi Europei fino ad espandersi nel resto del mondo. Nata in partnership con Banca Profilo, la startup che fa capo a Sator, il fondo di private equity guidato da Matteo Arpe, è un’app per pagamenti e trasferimenti di denaro, che si propone di trasformare lo smartphone in un portafoglio virtuale dando in particolar modo una spinta alle erogazioni di prestiti tra privati e alla richiesta di prestiti online. Ma non solo perché Tinaba funziona anche come un front-end che consente di accedere rapidamente dal proprio cellulare ai servizi di investimento, di finanziamento e la stipula di polizze assicurative sui prestiti proposti dagli istituti di credito.

 

Tinaba Startup dei Pagamenti in Italia dal 2016

Tinaba il cui nome deriva dall’ acronimo di “This is not a Bank” , offrirà una serie di servizi e agevolazioni in termini di finanziamenti.

Nel dettaglio, Tinaba è un sistema di trasferimento del denaro completamente gratuito che consente di effettuare pagamenti e micropagamenti attraverso funzioni moderne come il peer to peer lending, il servizio “paga alla romana”, la cassa comune sia online che offline. Inoltre la piattaforma dispone di un sistema per il crowdfunding che si può adattare a qualsiasi tipo di finanziamento collettivo anche ai fini solidali.

Una delle sue caratteristiche principali è la sua logica fortemente social che oltre ad agevolare l’utilizzo online di servizi bancari e finanziari, fa sì che l’app sia alla portata di persone di tutte le età, a partire dai più giovani che potranno utilizzare la piattaforma anche come carta di credito in sostituzione del cash.

Non a caso, Tinaba è stata progettata con un occhio di riguardo ai più giovani che possono servirsi della piattaforma per ricevere “finanziamenti” dai propri genitori, si parla di paghette, di conti condivisi, di risparmio per obiettivi e servizi vari.