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Quando più un argomento o un settore diventano popolari tanto più aumenta l’attenzione su di essi e il rischio di generalizzazione. Che va a discapito della specializzazione. Uno dei settori maggiormente coinvolti in questo senso è quello del web marketing, da troppo tempo trasformatosi nel “marketing sul web”. Qual è la differenza? Non sono la stessa cosa? Non proprio e vediamo meglio il perché.

Conoscere il web per fare marketing

Troppo spesso, in quel discorso di generalizzazione e approssimazione che dicevamo, il web è divenuto uno spazio digitale da occupare e riempire con contenuti privi di quelle peculiarità che lo rendono potenzialmente vincente nel mondo del marketing. Si aprono siti, blog e pagine social senza una reale strategia, convinti che questo generi automaticamente visibilità. E di conseguenza ricavi. Forse c’è poco di più lontano dal vero di questa impostazione.

Il web non è una città tecnologicamente avanzata all’interno della quale affiggere manifesti per strada o distribuire volantini agli incroci. Per quanto il fine sia il medesimo il marketing deve considerare questa realtà, completamente nuova, nella quale esercitare la propria attività. Applicare gli schemi della pubblicità tradizionale al web è come pensare di correre una gara automobilistica con una vettura trainata dai cavalli. Il fascino è sicuramente garantito, ma il successo e l’incolumità dei partecipanti no.

I 3 elementi per un web marketing di successo

1 – Non è tutto digital

Quando si parla di digital lo si contrappone al reale. Come se il virtuale fosse il suo contrario. Il web non va distinto dal reale; il digitale non è falso, è reale anch’esso, solo che assume forme e metodi di trasmissione diversi da quelli che siamo abituati a considerare. Per questo è fondamentale non trascurare mai di sviluppare idee per lasciare il segno in modo fisicamente tangibile. Articoli personalizzati, allestimenti per eventi, accessori per aziende sono tutti elementi di una strategia diffusa atta a fidelizzare il cliente. www.queekee.it è il portale dove poter realizzare idee, prima ancora che acquistare prodotti. Questo aspetto è preziosissimo soprattutto per le aziende che hanno un rapporto diretto sul territorio, in quanto hanno un contatto personale con i clienti.

2 – La differenza che fa differenza: il Personal Branding

Chi sei? Chi è che promuove e parla di quel determinato servizio e attività? Si parla tanto di influencer e di strategie per aumentare il proprio bacino d’utenza, ma si tenta di farlo senza curare la propria immagine. Oggi più che in passato a fare la differenza sono le persone, non i brand. Avere una reputazione e una presenza costante e longeva, aiuta a migliorare la propria credibilità. Anche in questo campo bisogna avere pazienza e non pensare che basti un click per diventare la nuova webstar del decennio. Come detto prima, non bisogna ignorare che il web marketing non funziona molto diversamente dalla vita reale. Partecipando a un party di cui magari si conosce solo il festeggiato è un’occasione ghiotta per ottenere il numero di telefono di potenziali amici, ma non si può uscire da quell’evento convinti di aver aumentato i propri follower. Le relazioni, così come il Personal Branding, si costruiscono con il tempo. Ed è il tempo a confermare o meno l’affidabilità di una persona e di un marchio.

3 – Non solo social: non esistono regole infallibili

Il web marketing sembra un settore vissuto da tifosi. Quando un sistema funziona tutti lo esaltano. Che lo facciano i tifosi di una squadra di calcio per l’acquisto di un nuovo beniamino o per la vittoria di una partita è assolutamente comprensibile e doveroso. Che questo modo di fare sia l’abitudine di professionisti del settore digital, invece, lascia quantomeno perplessi. Abbiamo vissuto il periodo in cui si diceva che non si poteva avere strategie di web marketing vincenti senza avere un sito internet. Ecco quindi la corsa all’oro dell’acquisto dei domini. Si è poi passati all’esaltazione della SEO. Arrivando a considerare significativo solo il posto occupato nella prima pagina di Google, ignorando tutto il resto (tra cui i contenuti). Stiamo smaltendo (forse) i postumi della sbornia dei social, per cui tutti devono avere un profilo su Facebook, Instagram, YouTube, LinkedIn, eccetera, salvo poi utilizzarli tutti allo stesso modo. Il web marketing è ricchezza: blog, sito, newsletter, SEO, social, video, immagini, testi; tutto concorre allo stesso obiettivo. Come farlo è il compito di chi lavora in questo settore. Perché questo tipo di attività non si svolge applicando teoremi, ma sperimentando soluzioni e investendo su quelle vincenti. Con la consapevolezza che nel mondo digital, ancor più di quello tradizionale, molte cose cambiano rapidamente. Il web marketing è come una stazione centrale di una metropoli. Cambiano in fretta i treni che portano al successo, bisogna essere pronti a capire qual è il binario giusto e l’orario corretto e farsi trovare puntuali. Magari avendo con sé un bagaglio leggero e non ingombrante