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Con la manovra estiva è stata offerta la possibilità per i contribuenti di sanare le proprie liti pendenti presso le commissioni tributarie.

Di seguito riepiloghiamo i principali punti della sanatoria

Elementi richiesti per la sanatoria

Non tutti i processi tributari potranno essere chiusi con la sanatoria delle liti pendenti. Di seguito i punti chiave:

  1. Una delle parti deve essere l’agenzia delle entrate
  2. Le liti fiscali devono essere pendenti al 01 maggio 2011, ossia deve essere stato presentato il ricorso entro quella data
  3. Il valore della lite non deve essere superiore ai 20.000 €
  4. Le liti sanabili sono riferite ad ogni grado di giudizio

Importo da pagare per le liti pendenti

Per determinare gli importi da versare sono previste diverse fasce:

  1. fino a € 2000,00 l’importo fi sso di 150,00€
  2. per importi superiori fino ad € 20.000, sono stabilite alcune percentuali
  • il 10% se viè già una soccombenza dell’Ufficio
  • il 50% in caso vi sia una soccombenza del contribuente
  • il 30% se non vi è ancora alcuna definizione della lite

Importante da sottolineare è il caso di soccombenza parziale pronunciata: In questo caso si applica la percentuale del 10% sull’importo riferito alla parte accolta ed il 50% sulla parte che ha visto prevalere l’Ufficio.

Dubbi sul valore delle liti pendenti e ruolo delle direzioni provinciali

L’Agenzia delle entrate si è attivata per informare, con una lettera, i contribuente affichè possano essere stimoltati alla chiusura della controversia. Nella lettere sono fornite molte informazioni:

  1. quali sono le controversie sanabili
  2. quali sono gli uffici competenti ed i canali di comunicazione per richiedere assistenza
  3. Come effettuare il pagamento e come procedere alla comunicazione di definizione delle liti pendenti