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Continua tra le polemiche il successo dei Buoni Lavoro per il Pagamento delle prestazioni accessorie che presto diventeranno tracciabili per evitarne gli abusi.

Buoni lavoro tracciabili

Foto da Pixabay

Buoni Lavoro: le statistiche



Gli ultimi dati diffusi che sono relativi ai primi 2 mesi del 2016, indicano che sono stati staccati 19,6 Milioni di Buoni Lavoro, in percentuale la variazione rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente è del 45,2%, cioè 6,1 Milioni di Voucher Lavoro venduti in più rispetto ai primi 2 mesi del 2015.

 

 

Nel corso dell’intero 2015 sono stati venduti oltre 115 Milioni di Voucher, ma se i primi dati relativi ai primi 2 mesi del 2016 continueranno ad essere su questo trend anche per i mesi successivi, con tutta probabilità il record del 2015 sarà tranquillamente superato, è evidente che oramai i Buoni Lavoro si sono affermati come strumento per regolamentare il Lavoro Occasionale, un successo tale che ha destato l’attenzione delle istituzioni anche perchè non sono stati rari casi di abuso nell’uso dei Buoni Lavoro.



Durante il 2015 grazie ai controlli incrociati effettuati dagli enti preposti, si è scoperto che alcuni datori di Lavoro obbligavano il lavoratore a svolgere le proprie mansioni lavorative per più ore o più giornate rispetto a quelle effettivamente dichiarate, in altri casi è emerso invece che una parte della Retribuzione avvenisse “in nero”, infine ci sono stati anche molti casi in cui nei mesi precedenti all’uso dei Voucher il Lavoratore aveva avuto già un rapporto di lavoro, subordinato o autonomo con il Medesimo datore di Lavoro.

 

I Buoni Lavoro diventano Tracciabili

Per arginare l’uso scorretto dei Voucher il governo proprio in questi Giorni, grazie ad alcune norme contenute del Decreto Legge Attuativo del Jobs Act, ha reso i Voucher pienamente tracciabili andando a modificare l’attuale sistema che prevede la comunicazione di inizio della prestazione lavorativa fino ad un massimo di 30 Giorni.

Ora con l’introduzione delle nuove Norme, il datore di Lavoro dovrà comunicare l’inizio della prestazione almeno 60 minuti prima che abbia inizio e potrà farlo con l’invio di un sms o utilizzando la posta elettronica, inoltre dovrà anche comunicare il luogo e la durata della prestazione lavorativa.

In caso di violazione scatteranno sanzioni amministrative da 400 a 2.400 euro, in relazione a ciascun lavoratore per cui è stata emessa la comunicazione.

Insomma il Governo ha agito con estrema velocità per arginare prontamente l’abuso di uno strumento che potrebbe realmente arginare la piaga del Lavoro Nero che da decenni affligge il mondo del Lavoro Italiano.

Per tutti coloro che non conoscono bene questo strumento dedicato al Lavoro Occasionale vi segnaliamo questa utile guida dove potete trovare tutte le principali FAQ relative all’uso, ai requisiti e limiti che regolano i Voucher Lavoro INPS.