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Anche le piccole realtà imprenditoriali sono tenute a fare i conti con gli obblighi imposti dalla legge in ordine alla contabilità aziendale, all’aspetto tributario nonché quello amministrativo. Non a caso, sempre più attività decidono di affidarsi a dei professionisti attraverso delle consulenze in modo da delegare questi compiti, piuttosto seccanti e problematici, e potersi concentrare solamente sull’attività economica aziendale.

Tenuta della contabilità

La corretta tenuta contabile non è solo un vantaggio per le aziende o per i terzi, ma è anche, e forse soprattutto, un obbligo di legge. Le imprese, infatti, sono obbligate alla tenuta della contabilità e l’imprenditore individuale, oppure il rappresentante legale della società, ne sono responsabili. Pertanto, se entrate e uscite non sono registrate in maniera corretta, per il responsabile potrebbero verificarsi importanti sanzioni. Spesso, si delega a professionisti terzi la gestione della contabilità, ma anche in questo caso è l’imprenditore o il rappresentante legale della società a dover rispondere in caso di omissioni, non il commercialista o consulente esterno. Pertanto, per non dover rispondere di eventuali inesattezze, è preferibile rivolgersi sempre a professionisti qualificati, ad esempio affidandosi a una consulenza fiscale artigiani di Confartigianato Padova.

Ma come viene effettuata la tenuta delle scritture contabili? In primo luogo, se non si rientra in un regime esonerato, il professionista a cui si affida tale compito deve elaborare le fatture in entrata e uscita, per liquidare periodicamente il debito o il credito IVA. Vi sono poi ulteriori adempimenti a seconda del regime fiscale adottato che impongono ad esempio di verificare i movimenti di prima nota di cassa e banche e redigere i relativi registri obbligatori per legge.

Dichiarazione dei redditi

I titolari di partita IVA individuale, come gli artigiani ma non solo (anche commercianti, professionisti, ecc.), devono compilare il Modello Redditi Persone Fisiche. Si tratta di un’alternativa al classico Modello 730, ma in questo caso l’ammontare da corrispondere all’agenzia delle entrate non viene trattenuto dalla busta paga, bensì versato mediante il modello F24. Il modello redditi deve essere inoltrato in via telematica entro il 30 novembre di ogni anno e fa riferimento all’anno di imposta precedente. Anche in questo caso, è possibile richiedere il supporto di un professionista per evitare omissioni e gestire correttamente il pagamento delle imposte entro i tempi fissati dalla legge, nonché ricevere eventuali rimborsi.

I libri contabili obbligatori

La legge impone di adottare e conservare svariati libri contabili. A stabilirlo sono sia il Codice civile sia le norme tributarie, tra le quali è possibile citare il DPR n.600 del 1973 nonché il DPR 633 del 1972. Grazie ai libri contabili in questione, l’imprenditore riesce ad evidenziare tutti i fatti economici esterni che hanno interessato la propria attività. Nonostante per alcuni soggetti sia prevista l’esenzione dalla conservazione di determinati libri (come ad esempio il libro giornale, il libro degli inventari ecc.), anch’essi sono tenuti a una corretta tenuta contabile, seppur più semplificata rispetto agli altri.