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Il fermo amministrativo per auto aziendale e la sua conseguente confisca si verificano in caso di guida senza carta di circolazione. E l’auto smette di circolare

fermo amministrativo per auto aziendale

Foto di Ryan McGuire

Il fermo amministrativo dell’auto è una pratica messa in atto da diversi Enti impositori che punta a rivalersi sul contribuente moroso per crediti vantati sullo stesso attraverso la confisca del proprio veicolo.

Sia il fermo amministrativo che la confisca dell’auto talvolta vengono associati alle macchine private, ma in realtà  riguardano anche i veicoli aziendali. Infatti, le ipotesi più ricorrenti di fermo amministrativo dell’auto e della sua conseguente confisca riguardano la guida senza carta di circolazione, che rientra tra i documenti da tenere obbligatoriamente in auto. E’ un po’ come accade per la circolazione senza copertura assicurativa: si verifica nel caso di mancato pagamento entro il termine fissato dall’ordinanza. Insomma, il fisco interviene anche sulle auto aziendali di proprietà della ditta, dell’impresa o della società in questione.

 

Auto aziendale: fermo amministrativo e confisca



L’ipotesi più ricorrente di fermo amministrativo del veicolo si presenta per ottenere il pagamento di somme iscritte a ruolo esattoriale e prevede la cessazione temporanea della circolazione e la custodia del veicolo. La circolazione con veicolo sottoposto a fermo amministrativo comporta la confisca del veicolo. Sia la confisca sia il fermo amministrativo per auto aziendale non possono essere applicati qualora l’auto appartenga a una persona estranea alla violazione ma il proprietario deve provare che la circolazione sia avvenuta contro la sua volontà.

In base all’articolo 214 del Codice della Strada, il proprietario, nominato custode, o, in sua assenza, il conducente o altro soggetto obbligato in solido, blocca la circolazione dell’automobile e provvede alla collocazione del veicolo in un luogo di cui abbia la disponibilità ovvero lo custodisce, a proprie spese, in un luogo non sottoposto a pubblico passaggio. Sull’auto è necessario apporre un sigillo, secondo le modalità e con le caratteristiche fissate con decreto del Ministero dell’Interno. Decorso il periodo di fermo amministrativo, il sigillo è rimosso a cura della Polizia.

 

Fermo amministrativo per auto aziendale dopo il Decreto del Fare



Oggi, grazie alle novità introdotte dal Decreto del Fare nel 2013, è necessario provare la strumentalità del veicolo all’impresa svolta per ottenere l’annullamento del fermo: ci si deve rivolgere all’Agente di riscossione entro 30 giorni dalla notifica del preavviso di fermo. Nel dettaglio, occorre dare dimostrazione dell’utilizzo strumentale del veicolo attraverso prove concrete come la fattura di acquisto dell’auto, il libro contabile, il registro dei beni ammortizzabili.