Nel susseguirsi di manovre estive sono stati apportati sostanziali cambiamenti al regime dei minimi introdotti dalla Finanziaria del 2008. Ad una nuova aliquota del 5% sono state contrapposte una serie di barriere che precludono l’accesso al regime e la prosecuzione dello stesso per molti soggetti che saranno costretti ad accedere ad un nuovo regime degli ex-minimi o ai regimi ordinari.
Novità per il regime dei nuovi minimi
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Alle condizioni previste dalla vecchia finanziaria se ne aggiugono altri:
- periodo temporale limitato a cinque anni (o fino al compimento del 35° anno peri giovani),
- aliquota Irpef sostitutiva ridotta al 5%, i contribuenti-persone fisiche senza applicazione delle ritenute di acconto sulle fatture emesse
- l’attività non deve rappresentare prosecuzione di attività precedentemente svolta
Lavoratori ex dipendenti e in mobilità
Prorpio sull’ultimo punto è necessario precisare che il regime dei "super-minimi" si applica anche ai lavoratori in mobilità o ai lavoratori che dimostrano di aver perso il lavoro per cause indipendenti dalla propria volontà.
Nuovo regime di vantaggio
Coloro che fuoriescono dal regime dei minimi (percentuale stimata il 96% degli ex minimi) avranno accesso ad un regime agevolato definito degli ex minimi (prevede IVA e studi di settore) al quale potranno accedere anche le nuove partite iva che hanno i requisiti per i minimi del 2008 ma non i nuovi requisiti introdotti nel 2011