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Molte regioni stanno ultimando le prassi per l’avvio del bonus assunzioni nelle regioni del mezzogiorno previsto dal decreto sviluppo del 2011.

Bonus assunzioni, uomo al lavoro

In cosa consiste il bonus assunzioni

Il bonus assunzioni consiste in un credito di imposta da utilizzare in compensazione pari al 50% dei costi salariali sostenuti per l’assunzione di lavoratori svantaggiati o molto svantaggiati.

Il credito di imposta spetta per i 12 mesi successivi all’assunzione in caso di lavoratori svantaggiati e di 24 mesi in caso di lavoratori molto svantaggiati.

Le regioni autorizzano il bonus occupazione

Il bonus sarà concesso in seguito ad autorizzazione da parte delle regioni alle quali le imprese interessate dovranno inoltrare apposita istanza telematica. Il flusso delle imprese autorizzate sarà trasmesso all’agenzia delle entrate che comunichera l’importo del credito usufruibile alle imprese.

Da sapere sul bonus assunzioni

Di seguito alcune cose da ricordare sul bonus assunzioni:

  • Si può utilizzare dall’accoglimento dell’istanza
  • Non concorre alla formazione della base imponibile Irpef, IRES e IRAP
  • deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui è stato concesso
  • Può essere utilizzato solo in compensazione entro due anni dall’assunzione utilizzando i codici tributo che saranno istituiti dall’agenzia delle entrate
  • Resta obbligatorio il possesso del conto fiscale presso il concessionario per una verifica preliminare ed evitare abusi

Il codice tributo per il bonus assunzioni

Per utilizzare il credito d’imposta, (solo in compensazione tramite il modello F24), l’agenzia delle entrate ha istituito il codice tributo 3885Credito di imposta per nuovo lavoro stabile nel Mezzogiorno – art. 2, dl n. 20/2011.

Bonus assunzioni: la sorpresa

Dopo un iter lungo e tortuoso sembra davvero prossimo il bonus assunzione.

Per una informazione completa è necessario visitare i siti delle regioni interessate e verificare caso per caso le procedure da seguire per l’autorizzazione.

Certo non poteva mancare un elemento di novità: le compensazioni dovranno avvenire mediante l’utilizzo del conto fiscale comunicato all’agente della riscossione, per poter monitorare più celermente le operazioni di compensazione del credito di imposta.