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Chi opera nel settore delle criptovalute sa che Ethereum è una delle più accreditate, soprattutto grazie alla lungimiranza del suo inventore, Vitalik Buterin, che già dal suo lancio si è preoccupato del futuro. Soprattutto per far sì che Ethereum – che non è solo una cripto, ma una piattaforma strutturata e modulare per gestire smart contracts attraverso la blockchain – sia costantemente aggiornata.

È infatti noto che uno dei grandi problemi delle cripto è  rappresentato dalla velocità di trasmissione dei dati, che deve essere ottimizzato per migliorare il numero di transazioni al secondo, esattamente quello che stanno facendo tutte le cripto più “vecchie”, come per esempio Bitcoin.

La conferenza di Parigi 2022 e il Merge



Un punto importante nei piani di sviluppo di Ethereum è stata la conferenza di Parigi, che ha fatto il punto sullo “stato dell’arte” dei suo piano strategico di sviluppo della valuta, che Buterin ha definito “completo al 55%”, e che ha lanciato segnali ottimistici sul valore della valuta, il cui cambio Ethereum Eur ha sofferto, come tutte le alte cripto, in questo periodo storico di grande incertezza.

Dopo il Merge, iniziato la scorsa estate e in via di completamento, con la data-target del 19 settembre prossimo che è stata confermata, ci sono altre quattro fasi previste: il Surge, il Verge, il Purge e lo Splurge, che secondo Buterin e la Ethereum Foundation porteranno la valuta a essere pienamente allineata con le cripto delle ultime generazioni.

Il Merge riguarda una fusione dei protocolli di operazione della valuta, che fonderà l’attuale proof-of-work (PoW) con il protocollo proof-of-stake (PoS) per migliorare la velocità di transazione delle operazioni, il grande problema che affligge tutti i sistemi che operano su blockchain.

Cosa succederà nel Surge?

La prossima mossa di Ethereum sarà l’introduzione dello sharding. Questa operazione dividerà la blockchain Ethereum in  pezzi più piccoli, chiamati appunto Shard, in modo da avere una rete di diverse blockchain in comunicazione fra loro.

Questo approccio, che era già stato previsto nel 2013 quando è stato lanciato Ethereum, aumenta la scalabilità della rete, e migliora la velocità di reazione della blockchain, rendendola più scalabile. Il progetto di Ethereum prevede la creazione di un sistema di 64 “mini-reti” collegate fra loro. L’operazione dovrebbe iniziare nel 2023.

Inoltre, gli sviluppatori di questa cripto stanno valutando di aumentare la scalabilità tramite l’introduzione del rollup. Questa operazione consentirebbe di eseguire transazioni su un livello separato, andando poi a pubblicarne gli esiti sul Livello 1 della blockchain una volta validate. Questo concetto è stato recentemente utilizzato su alcuni progetti di cripto molto promettenti, quali zkSync e Polygon zkEVM, e mostrano un grande potenziale.

La fase del Verge



La fase successiva introdurrà gli alberi di Merkle, una struttura che migliora la crittografia dellas truttura della cripto. I dati vengono convertiti in blocchi di codice, detti “foglie” che vengono organizzati in veri e propri “rami” che vengono collegati dalla prova della radice di Merkle. In questo modo, anziché andare a verificare ogni singola foglia, basterà consultare i dati presenti nella radice, con un grande risparmio di tempo e di potenza di elaborazione.

Detto così sembra piuttosto complesso, ma il risultato finale è che questo concetto, che ha debuttato per la prima volta nello sviluppo di Bitcoin, troverà applicazione anche su Ethereum.

Le ultime fasi, Purge e Splurge

Il Purge eliminerà i dati storici di riserva, che erano stati previsti per assicurarsi una rete di backup durante il lancio e lo sviluppo della blockchain. L’eliminazione di questi dati snellirà la struttura e la renderà più efficiente. Ed è in questa fase che Ethereum, secondo le dichiarazioni di Buterin, potrebbe raggiungere la velocità iperbolica dichiarata dallo sviluppatore, ovvero 100.000 Transazioni Per secondo (TPS), che è l’obiettivo finale per allargare l’uso di Ethereum nell’utilizzo quotidiano.

L’ultima fase, lo Splurge, sarà quello che Buterin ha definito “divertente” – ovvero il momento in cui la sua creatura digitale sarà perfettamente funzionante, e sarà quindi il momento per rifinirla, rendendola più bella, amichevole e facile da usare. È sicuramente un momento ancora lontano, ma siamo sulla strada giusta, e noi non vediamo l’ora di vedere che cosa ci riserverà la vulcanica mente di Buterin.