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Cambiano le detrazioni per le spese universitarie non statali alla ricerca di una razionalizzazione. Un cambiamento necessario per regolarizzare le detrazioni delle spese per le università non statali e per evitare di incorrere in valutazioni soggettive. I cambiamenti sono stati introdotti dalla legge di stabilità per il 2016 ed immediatamente entrati in vigore già per le dichiarazioni dei redditi del 2015.

Spese di istruzione universitaria

Foto da Kaboompics

In base alle nuove disposizioni ogni anno, entro il 31 dicembre, un decreto del MIUR provvederà a definire le misure massime di riferimento su cui calcolare la detrazione che sarà:

  • suddivisa per area disciplinare
  • e per zona geografica.

 

Il decreto del MIUR per il 2015



Il decreto del MIUR del 29.4.2016, in ritardo, ha stabilito gli importi massimi detraibili ai fini IRPEF per le spese universitarie non statali sostenute nell’anno 2015 (tasse e contributi per la frequenza dei corsi universitari), suddivisi per aree disciplinari e per regione in cui ha sede il corso di studio, in attuazione delle disposizioni della legge di stabilità 2016 (legge n.208/2015).

Gli importi sono riepilogabili nella seguente tabella:

Area disciplinare

NORD CENTRO

SUD/ISOLE

Medica € 3.700 € 2.900 € 1.800
Sanitaria € 2.600 € 2.200 € 1.600
Scientifico-Tecnologica € 3.500 € 2.400 € 1.600
Umanistico-sociale € 2.800 € 2.300 € 1.500

 

Spese Istruzione Universitaria Privata al 19%



Come disciplinato dall’art.15, DPR n.917/1986, infatti, anche per l’anno 2015 sono detraibili per il 19% del loro ammontare le spese per frequenza di corsi di istruzione universitaria, in misura non superiore a quella stabilita per le tasse e i contributi delle università statali. Per individuare l’area disciplinare di riferimento del corso di studio o la zona geografica di riferimento occorre consultare le tabelle inserite nell’allegato 1 del decreto ministeriale che si riporta di seguito