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L’obiettivo di un’azienda che investe nel rappresentare la propria società in fiera, tramite la presenza di uno stand, è quello in primis di incrementare i propri guadagni. Partecipare ad una fiera è un’occasione per mettersi in mostra, per incontrare i propri clienti ed acquisirne di nuovi, per mettere in vetrina i propri prodotti e/o i propri servizi e comunicare la propria filosofia aziendale.

La parola chiave quando si crea uno stand fieristico è pertanto differenziarsi. Non è sufficiente avere solamente uno stand professionale e funzionale, ben curato, pulito e perfettamente attrezzato: bisogna anche farsi notare! E aggiungiamo anche a qualsiasi costo.

Le manifestazioni fieristiche sono, nella maggior parte dei casi, visitate da centinaia di operatori che devono districarsi nei meandri dei corridoi dei numerosi padiglioni, cercando di ottimizzare il tempo a loro disposizione. Gli espositori sono sempre più numerosi e gli articoli e i servizi che sono proposti sempre maggiori. La concorrenza è alta e solitamente molto agguerrita.

Per questa ragione lo stand, che rappresenta in quel momento l’identità della propria azienda o attività, deve impressionare, lasciando un segno indelebile nella memoria dei propri potenziali clienti e riconfermando la positività della scelta nella clientela storica. Lo stand deve catturare, sedurre, stupire, lasciare a bocca aperta chiunque ci si imbatta contro, volenti o nolenti.

“Be different. Be unique.”

Questo potrebbe essere il claim del perfetto stand.



Ma quanto è importante la progettazione nella realizzazione di uno stand perfetto? Possiamo dire che la stessa è fondamentale per riuscire a raggiungere lo scopo. Nulla può essere lasciato al caso. Ogni piccolo dettaglio, anche quello che può apparire insignificante, deve essere definito. Ecco di seguito una breve ed utile guida per realizzare uno stand di successo.

1 Definire il concept con l’azienda allestitrice

Chiaramente scegliere dei professionisti di settore fra gli allestitori di stand fieristici è il primo passo per avere la sicurezza di vedere realizzato uno stand di successo.

La seconda cosa importantissima da fare è incontrare i progettisti dello stand e fare con essi un approfondito brainstorming per trasmettere loro quali sono gli obiettivi dell’azienda.

Bisogna essere i più chiari e dettagliati possibili per poter trasmettere agli ideatori dello stand i motivi per i quali l’azienda ha deciso di partecipare alla fiera, il messaggio che si vuole comunicare con la propria presenza, i prodotti e i servizi sui quali si vuole puntare, il target di clientela al quale si vuole rivolgersi.

L’altro dato rilevante da comunicare ai progettisti è il budget che si è disposti a mettere a disposizione per la realizzazione dello stand, in quanto questo inciderà nelle scelte dei materiali, degli arredi e delle tecnologie.

Non crediate.. anche uno stand di piccole dimensioni può ottenere grandi risultati. il tutto sta nel puntare sulla qualità. 

2 Studiare la modalità di costruzione dello stand



Una volta trasferito ai progettisti quali sono gli obiettivi da raggiungere, l’analisi degli aspetti strutturali spetta a loro. Dovranno cercare di ideare la miglior proposta architettonica, tenendo conto delle dimensioni dello spazio prenotato dall’azienda.

Trattandosi di professionisti, sicuramente preliminarmente effettueranno un’analisi sulla collocazione dell’area noleggiata all’interno del padiglione e sui percorsi di fruizione dei visitatori. Sono entrambi dati considerevoli per decidere la forma dello stand.

Ci sono difatti percorsi che impongono ai partecipanti la medesima fruizione, tramite apposita segnalazione, e percorsi che rendono il visitatore libero di giostrarsi a proprio piacimento all’interno dello stand per sentirsi maggiormente svincolato.

Ovviamente ci sono delle norme che impongo al costruttore dello stand di mantenere determinate misure minime obbligatorie sia in merito ai percorsi che alle varie distanze di sicurezza da rispettare, ma a partire da questi il resto può essere ragionato per portare l’attenzione del cliente su zone specifiche.

Anche la posizione dello stand rispetto al padiglione va studiata, in quanto è fondamentale per capire se realizzare uno stand di fila con un solo lato aperto, ad angolo con due lati aperti, di testa con tre lati aperti, a isola con tutti i lati aperti che è ovviamente la miglior soluzione e a tutti gli effetti la più impattante per cui anche la più costosa.

3 Decidere l’allestimento delle aree dello stand

Questa parte di progettazione deve essere condivisa con gli allestitori, poiché chi commissiona lo stand deve trasferire le proprie necessità operative che solo lui può conoscere nel dettaglio. Lo spazio dedicato all’area espositiva dipende dunque dal tipo di prodotto, dalle sue dimensioni e da eventuali dimostrazioni che si renda necessario fare.

Si dovrà pensare se siano essenziali ampi magazzini per stoccare la merce oppure se si preferisce avvalersi soltanto di un piccolo sgabuzzino e lasciare il resto del materiale a vista. Se lo stand deve diventare punto di incontro e di contrattazione, si cercherà di creare un salottino laddove potersi intrattenere con i clienti e i visitatori, magari corredato di un angolo bar per rendere più piacevole il momento di discussione.

Se invece bisogna mostrare numerosi prodotti, si dedicherà la maggior parte dello spazio dello stand all’esposizione. Ricordiamo che lo stand deve essere sempre facilmente accessibile e che non deve presentare ostacoli strutturali quali scalini, pavimenti sconnessi, tubi o cavi a vista, sia per una questione estetica che di sicurezza.

4 Scegliere le grafiche e l’illuminazione

Per essere impattante, in uno stand la grafica e i colori sono molto importanti. Se si presenta un marchio già identificabile si può puntare sui colori istituzionali, facilmente identificabili dai visitatori, che possono essere poi ripresi sulle pareti dello stand per dare un’immagine coordinata e riconoscibile.

Se si è invece all’inizio della propria attività, bisogna scegliere colori che si distinguano dalla massa ma che non risultino essere troppo pacchiani e fastidiosi. A creare poi la giusta atmosfera devono pensarci anche le luci.

Oggi con il led si possono ottenere degli effetti strabilianti sia per far sì che l’ambiente risulti essere confortevole (luci ambientali), sia per evidenziare alcuni aspetti dei prodotti (luci mirate). I faretti sono ormai superati e risulterebbero troppo âgée nell’era della tecnologia e del progresso in cui ci troviamo.

Luce calda o fredda? Standard o colorata? Led o alogena? Dipende tutto dal messaggio che si vuole trasmettere e dal design dello stand.

Ma tutto ciò è sufficiente per creare uno stand di successo? Assolutamente no!

Abbiamo detto che lo stand deve distinguersi dalla massa, essere ineguale, per cui non basta aver progettato tutto nei minimi particolari e aver realizzato uno stand gradevole e funzionale. Ora bisogna renderlo vivo. 

Per fare ciò si deve dare sfogo alla propria creatività – o affidarsi ad agenzie professioniste del marketing – per trasformare lo spazio espositivo in uno spazio esperienziale.

Lo stand deve “elevarsi” in tutti i sensi: importante è difatti anche l’altezza stessa, che deve spiccare in mezzo alla media degli altri stand. Girando nei corridoi della fiera il nostro occhio non può non essere attratto da uno stand che è visibile anche in lontananza. Se poi è anche colorato e ben illuminato il gioco è fatto.

Lo stand deve attirare il visitatore, catturare la sua attenzione ed incuriosirlo. Si dovrebbe riuscire a coinvolgere tutti i sensi del potenziale cliente, attraverso la musica – chi non viene attirato ad esempio dai suonatori di strada? -, attraverso l’olfatto – un buon profumo o un buon odore ci infondono sensazioni positive-, attraverso la possibilità di testare di persona i vari prodotti – l’esperienza rimane impressa nelle menti dei visitatori e conta sempre molto di più della teoria e di tante belle parole.

La tecnologia può essere un ottimo supporto per proiettare immagini su schermi multimediali o video su monitor di grande impatto full hd ma non dimentichiamo che l’aspetto umano fa ancora molta differenza. Scegliete, dunque, le persone giuste per presenziare al vostro stand.

Il vostro personale deve essere in grado di ascoltare, deve risultare piacevole e, perché no, anche divertente nel dialogo con i visitatori, deve saper dare tutte le informazioni necessarie ai potenziali clienti ma allo stesso tempo senza essere ridondante e oppressivo. Il sorriso e la bella presenza fanno sempre la differenza. La gentilezza li rendono poi insostituibili.

Insomma, se pensavate che fare uno stand fosse un gioco da ragazzini vi sbagliavate. È un mix di professionalità e progettualità, creatività e immaginazione, effetti speciali e umanità.