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La comparsa sul mercato finanziario di prodotti come il conto deposito ha portato, alcuni anni fa, a una vera e propria rivoluzione nelle metodologie di risparmio e investimento degli italiani. Oggi, però, non è più così.

Come si sono trasformati i conti deposito

Cosa è cambiato? Il rendimento dei conti deposito si è profondamente trasformato negli ultimi anni. Molti, infatti, erano i risparmiatori che preferivano tutelarsi e investire attraverso conti deposito invece che acquistare azioni e puntare sull’andamento delle Borse. Un tempo i conti deposito offrivano un rendimento annuo che oscillava tra il 3 e il 5 per cento per le somme non vincolate, fino a toccare il 6 per cento per quelle vincolate. Oggi, invece, il rendimento medio di questi conti è vicino all’1,2 per cento all’anno per le somme vincolate, vicino all’0,8 per cento per quelle non vincolate. È la conseguenza della politica dei tassi zero messa in atto dalle banche centrali per fare fronte alla crisi che ha colpito anche gli istituti di credito internazionali.

Come hanno reagito gli investitori?

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il crollo dei rendimenti dei conti deposito non ha scoraggiato i risparmiatori. l seppure con bassi rendimenti. Il più delle volte i risparmiatori di casa nostra optano per conti deposito online, tra questi il prodotto offerto dalla banca di diritto olandese Ing Direct, il conto deposito presente sul portale, Conto Arancio risulta uno dei preferiti.

Proteggere il capitale anche a scapito del rendimento, ecco la scelta degli italiani

Il conto deposito è uno strumento finanziario altamente affidabile, nonostante il crollo del rendimento rispetto a dieci anni fa, quando ha fatto la sua comparsa sul mercato. Gli italiani, quindi, tendono a preferire un prodotto capace di tutelare in qualsiasi circostanza i risparmi anche se si tratta di rinunciare a rendimenti particolarmente elevati. È la storia che insegna. Gli ultimi anni, infatti, sono stati caratterizzati dall’aumento del rischio di perdere il capitale sia per coloro i quali hanno puntato sul mercato azionario, sia per coloro i quali hanno investito sulle apparentemente più rassicuranti obbligazioni. Un ulteriore indicatore utile per rendersi conto di quanto possa essere prudente l’atteggiamento degli italiani in tema di investimenti è dato dalla preferenza per conti deposito non vincolati, con un rendimento ancora più basso ma con la possibilità di accedere in qualsiasi momento alle somme depositate.

Il conto deposito come parcheggio del capitale personale

È quindi facile ipotizzare che più di un vero e proprio strumento d investimento, il conto deposito abbia la fama di una sorta di parcheggio del capitale personale. Una cassaforte, capace di proteggere i risparmi degli italiani. Più sicura del materasso o della mattonella di casa, ma con la stessa facilità d’accesso. Il rendimento, seppure minimo, è quindi un di più considerato ancora molto positivamente nonostante il crollo fatto registrare. Tutti i principali istituti bancari, una volta analizzato l’andamento del mercato e delle preferenze dei risparmiatori, si sono quindi dotati di prodotti capaci di rispondere nella maniera più adeguata alle esigenze di una clientela molto variegata ma unita dalla stessa necessità di tutelare i propri risparmi da qualsiasi capovolgimento del mercato. È quanto fatto, ad esempio, dalla maggior parte delle banche online, oltre Ing Direct, infatti, il fenomeno interessa anche Fineco, IwBank e molte altre.