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mediazione tributariaDal momento della sua istituzione sono state diverse le modifiche alla mediazione tributaria. A partire dall’articolo 39, comma 9, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98 , convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, che ha inserito nel decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546, l’articolo 17-bis, rubricato “Il reclamo e la mediazione”. Per finire con l’art. 9 del D.Lgs. 156/2015 che, tra le altre, ha ampliato la tipologia di atto per il quale si può ricorrere al nuovo istituto.

In generale nel corso di pochi anni la mediazione/reclamo ha subito varie modifiche. La difficoltà che si presenta, quindi, ai professionisti è quella di dover gestire procedimenti diversi a seconda del momento in cui vengono iniziati.

 

Evoluzione della Mediazione tributaria

Se fino ad una certa data era necessario predisporre una apposita istanza di reclamo da presentare agli Uffici, dopo diventa sufficiente inserire la richiesta nell’atto introduttivo.
Se prima gli atti emessi dai Comuni erano esclusi dalla mediazione, dopo l’entrata in vigore del D.Lgs. 156/2015 diventa obbligatorio esperire la procedura anche per questi.

Insomma, alla normale difficoltà del lavoro si aggiunge quella di doversi districare in una molteplicità di cambiamenti normativi non sempre semplici. Soprattutto in termini di date.



È facile capire quindi perché il Professionista, che si trova a dover gestire questo tipo di iter, deve necessariamente essere aggiornato all’ultima normativa vigente. Una soluzione per semplificare il lavoro è usare un software gestionale per studi commercialisti, come iContenzioso.

Questo software, arrivato sul mercato di recente e costituisce una fortissima innovazione nel settore professionale tributario. Si tratta infatti di un software cloud che viene aggiornato costantemente in tempo reale alle ultime novità in materia di Contenzioso Tributario.

Il Professionista, senza bisogno di dover fare adeguamenti od installazioni, avrà uno strumento aggiornato alle ultime novità legislative semplicemente accedendo alla piattaforma cloud.

Inoltre, a differenza di altri gestionali, mette a disposizione dell’utilizzatore uno spazio cloud illimitato, la possibilità di lavorare in team mediante un sistema automatico di notifiche e mail e l’utile funzione di pre compilazione della Nota di Iscrizione al Ruolo.

Un valido strumento, soprattutto se si tiene conto del fatto che l’istituto della mediazione/reclamo cambierà nuovamente a breve. Cosa prevede la nuova normativa sulla mediazione tributaria?

 

Mediazione tributaria, la nuova procedura 2018



Con il decreto legge 50 del 24 aprile 2017, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, viene stabilito che a partire dal 1 gennaio 2018 si dovrà esperire la procedura di mediazione reclamo per le liti con un valore non superiore a 50.000. La norma si applicherà a tutti gli atti ricevuti dal contribuente dal 1 gennaio in poi. Nulla importa il momento in cui è avvenuta la spedizione da parte dell’Ufficio.

Quindi, restando invariati tipologia di atto, procedura e tempistiche, viene alzata la soglia per l’ingresso alla procedura dai precedenti 20.000 euro a 50.000.

Sarà, allora, indispensabile fare attenzione e non sbagliare il tipo di iter da instaurare per iniziare un contenzioso. Perché, se è vero che ormai la mancata procedura di mediazione è stata derubricata ad improcedibilità in luogo di inammissibilità, è anche vero che sbagliare comporta un aggravio di lavoro e di tempo.