Nasce prima il brand o l’azienda? Questa domanda somiglia molto a quella “dell’uovo e della gallina”, un quesito al quale illustri filosofi e pensatori hanno provato a dare una risposta. Fortunatamente la nostra questione, ovvero quella che riguarda brand e azienda, ha una risposta decisamente più semplice, ma non per questo scontata. Per rispondere occorre fare un piccolo passo indietro per comprendere il reale significato di questi due termini. Cos’è un brand e cos’è un’azienda?
L’azienda è un’organizzazione strutturata con finalità economiche
Ci riferiamo ad un organismo fatto di beni e persone coordinate tra loro per raggiungere obiettivi di interesse pubblico o privato. In altre parole, l’azienda è una realtà, per lo più commerciale, che lavora attraverso un’organizzazione gerarchica e tramite la suddivisione di ruoli e mansioni.
Nel panorama italiano, così come in quello globale, esistono tantissime tipologie di aziende ma non tutte sono provviste di un brand che, come vedremo, è tutt’altra cosa. Nel linguaggio comune, di tanto in tanto, questi due termini si sovrappongono l’un l’altro, causando non poca confusione.
Il brand è l’identità dell’azienda
Quando parliamo di brand ci riferiamo a una combinazione di elementi e valori significativi tra i quali figurano nome, logo, storia, successi e reputazione dell’azienda. Di fatto, quindi, il brand è tutto ciò che comunica valori e identità di un’organizzazione, differenziandola dalla concorrenza e rendendola immediatamente riconoscibile dalle persone.
Come per le aziende, possiamo affermare che esistono infinità di tipologie di brand, classificabili per nicchia di mercato, tipologia di clientela o fascia di prezzo. Tuttavia l’organizzazione in categorie di brand non è lineare come accade per le aziende, incasellate in forme giuridiche in base all’ordinamento statale in cui operano. Di conseguenza quando ci chiediamo se nasca prima l’azienda o il brand possiamo iniziare ad argomentare con una risposta estremamente sintetica, molto in voga tra gli esperti di marketing: dipende. Da cosa?
Tutti i brand sono aziende…
…Ma non possiamo affermare il contrario. Il brand si crea perseguendo una missione, proponendo sul mercato una proposta di valore e, infine, orientando l’operato verso una precisa visione. Nel marketing questi termini sono conosciuti con il loro equivalente anglofono, ovvero mission, vision e value proposition, pilastri fondamentali di un brand che contribuiscono a crearne l’identità e, quindi, a renderlo riconoscibile tra tanti altri competitor.
Quando un imprenditore decide di avviare un’attività commerciale, quindi, dovrà procedere seguendo due strade: quella burocratica/organizzativa e quella identitaria. Dovrà creare politiche di gestione interna, gerarchie, suddivisione di compiti e mansioni e modelli di lavoro, così come dovrà occuparsi di dare vita al complesso di valori e simboli che contribuiranno a dare forma al brand.
Solitamente questo secondo aspetto viene affidato a team di esperti, specializzati in strategie, tecnicismi e attività creative finalizzate alla creazione del brand. Se ne occupano agenzie di Web Marketing o affini, nelle quali operano grafici, designers, copywriter e numerosi altri professionisti di settore.
Queste realtà si occupano anche di alimentare il brand e, quindi, mettere in atto attività strategiche o tecniche finalizzate a renderlo popolare e a migliorarne la percezione sul mercato da parte dei consumatori finali. In conclusione si tratta di un’attività continuativa nel tempo che richiede la medesima dedizione che richiede una piantina da nutrire e far crescere in salute.