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Tutti i commercianti italiani, dal 2020, hanno avuto l’obbligo di utilizzare il Pos. In tal modo i clienti hanno potuto effettuare pagamenti con Bancomat o carta di credito.

Ma perché è stato introdotto il pagamento elettronico?

Il pagamento elettronico è stato introdotto dal Governo per molteplici motivi:

  • l’obiettivo di rendere più semplici i pagamenti da parte dei cittadini
  • abbandonare il contante 

L’obbligo riguarda tutti i commercianti, i negozi, i liberi professionisti e quindi chiunque debba ricevere un pagamento sia di un bene che di un servizio.

Vediamo insieme come funziona il Pos Mobile e quali sono le sanzioni per coloro che non si sono ancora adeguati alla normativa. 

Che cos’è il Pos?

Il Pos è un dispositivo progettato per agevolare le azioni di pagamento che riconosciamo in un qualsiasi rapporto di compravendita. Tale dispositivo viene messo a disposizione di esercenti, commercianti e professionisti, permettendo loro di accettare pagamenti mediante carte di credito e di debito. La versione più moderna del Pos è il Pos Mobile, che consente di effettuare pagamenti in mobilità tramite app.

Pos obbligatorio 2020: chi deve averlo? 

Il Decreto fiscale che riguarda la Legge di bilancio del 2020 prevedeva e prevede che da quest’anno il Pos diventi obbligatorio per coloro che vendono sia beni che servizi. Questi soggetti sono:

  • i commercianti 
  • gli esercenti 
  • i liberi professionisti e quindi i commercialisti, gli artigiani, gli avvocati, etc.

Pos obbligatorio 2020: tutto quello che c’è da sapere sulle sanzioni 

Chi decide di non adeguarsi al decreto è soggetto a sanzioni.  Se un commerciante nega il pagamento può essere multato. Il costo della multa parte da € 30,00 per ogni singolo pagamento che è stato negato. 

Pos obbligatorio 2020: quando diventa obbligo



Il decreto fiscale è in vigore dal mese di Gennaio ma il Pos diventerà d’obbligo il 1°luglio 2020. In realtà la storia di questo dispositivo utilizzato per i pagamenti elettronici comincia molto tempo prima e più precisamente quando, nel 2012, il governo Monti lo introduce con il decreto legge numero 179.

Perché allora ne sentiamo parlare solo adesso? La ragione è molto semplice: in assenza di particolari sanzioni, i commercianti hanno creduto di poter raggirare l’obbligo.

La questione potrebbe comunque essere ricondotta ad un punto di vista sociale. Il Pos oggi viene accolto dagli esercenti di buon grado anche per i vantaggi che se ne traggono e che sono attualmente noti più che mai. Le tecnologie di comunicazione e informazione hanno infatti aperto la strada alle soluzioni di pagamento telematico, che al momento sono perfettamente integrate nella vita commerciale di ogni individuo e in tutti gli scambi di compravendita.

Del resto, il Pos riserva anche degli importanti incentivi, come riportato di seguito.

Pos obbligatorio 2020: quali sono gli incentivi? 

Lo Stato ha disposto per i commercianti e i professionisti che utilizzano il Pos degli incentivi. Tale misura intende spingere tutti gli esercenti che non si sono ancora adeguati alla digitalizzazione degli scambi commerciali a farlo quanto prima. L’agevolazione viene disposta attraverso credito d’imposta. Agli esercenti viene infatti concesso un credito di imposta del 30% delle commissioni per le transazioni fatte con carte prepagate, di credito o di debito.