La gestione delle auto aziendali è un tema di notevole importanza per molte imprese, soprattutto per quanto riguarda i costi e le implicazioni fiscali. Due concetti fondamentali in questo ambito sono il rimborso chilometrico e i fringe benefit. Ma cosa significano esattamente queste espressioni?
Con la locuzione “rimborso chilometrico” si fa riferimento alla somma erogata a quei dipendenti o collaboratori che impiegano un mezzo proprio, come per esempio un’auto di proprietà o a noleggio, per una trasferta di lavoro.
Per stabilire l’entità del rimborso chilometrico si utilizzano le apposite tabelle ACI.
Con l’espressione fringe benefit, si intende invece una retribuzione in natura che deriva dalla concessione al dipendente di un veicolo aziendale destinato all’uso promiscuo (sia esigenze di lavoro che private).
La Legge di Bilancio 2025 ha apportato modifiche per quanto riguarda i fringe benefit; in particolare, mantenendo il limite convenzionale di 15.000 km annui, i veicoli di nuova immatricolazione (a partire dal 1° gennaio 2025) saranno classificati in tre nuove categorie, ciascuna con una specifica percentuale di tassazione: 50% per i veicoli aventi motore termico, 20% per quelli ibridi plug-in, 10% per quelli elettrici.
Esempi pratici di calcolo
Guida al Contenuto
Il rimborso chilometrico si calcola moltiplicando i km percorsi dal dipendente per il valore unitario al chilometro, stabilito dalle tabelle ACI. Questo valore varia a seconda del modello e della cilindrata dell’auto, oltre che del tipo di alimentazione (benzina, diesel, ibrida, elettrica ecc.).
Se, per esempio, un dipendente utilizza la propria auto per un totale di 500 km nel mese e il rimborso stabilito dalle tabelle ACI è di 0,45 €, il rimborso chilometrico sarà 500 km x 0,45 euro/km ovvero 225 euro.
Per quanto riguarda il fringe benefit, invece, considerando un’auto a benzina, con un costo chilometrico di 0,5264 stabilito dall’ACI, il fringe benefit tassato equivale a 3.948 euro (0,5264×15.000×50%); la percentuale utilizzata è il 50%, quella prevista per le auto a motore termico.
Il ruolo del noleggio a lungo termine nella gestione delle auto aziendali
Una soluzione sempre più adottata dalle aziende è il noleggio a lungo termine perchè permette di ottimizzare la gestione della flotta aziendale. Il noleggio a lungo termine consente di avere un parco mezzi sempre aggiornato senza la necessità di acquistare i veicoli, riducendo significativamente gli oneri amministrativi. Tra i principali vantaggi del noleggio a lungo termine si ricordano in particolare:
- la prevedibilità dei costi: il canone mensile comprende manutenzione ordinaria e straordinaria, assicurazione e assistenza stradale, garantendo una gestione finanziaria più semplice e trasparente;
- la riduzione degli oneri amministrativi: l’azienda non deve preoccuparsi della svalutazione del veicolo o della sua eventuale rivendita.
Questa soluzione è particolarmente vantaggiosa per le imprese che necessitano di una gestione flessibile e dinamica dei veicoli aziendali, senza immobilizzare capitali.
Conclusione
Ogni azienda dovrebbe valutare tutte le opzioni disponibili per ottimizzare la gestione della propria flotta aziendale, sia da un punto di vista logistico, sia da un punto di vista fiscale-amministrativo.
Indubbiamente, il noleggio a lungo termine si presenta come una scelta strategica a questo riguardo, garantendo una notevole efficienza, prevedibilità dei costi e riduzione dei vari oneri amministrativi.